La mia storia scolpita: il percorso verso la Ceramica

 

Cambiare rotta nella vita è possibile, desiderare la felicità anche.

Mi chiamo Elisa, per gli amici la Ela, e da grande voglio fare la ceramista.

Mi sono permessa di pronunciare ad’alta voce questo sogno. Poi, all’età di 33 anni ho cominciato a realizzarlo. Come ho fatto? adesso ve lo spiego. Sin da piccola la Decorazione è sempre stata il mio pallino,
disegnavo, dipingevo, creavo gioielli, borse e vestiti.
Se una cosa mi piaceva e non potevo averla,

LA FACEVO IO.
Creare,
questo termine è bellissimo
Supportata dal mio istinto e dai miei genitori, decisi di frequentare il Liceo Artistico a Milano. Da lì il mio primo incontro con la plastilina e la scultura, No, non è stato amore a prima vista, ma faceva figo stare al cavalletto a fare l’artista.
In realtà mi appassionai alla grafica, il computer per me era tutto,
Creare virtualmente le cose,
ah che potere Divino!

Dopo il diploma la mia family non poteva mandarmi avanti con gli studi, e partì subito la ricerca del lavoro.
Direi che ebbi subito il mio primo colpo di fortuna, e poi ero anche bravina.
Fui assunta da una piccola azienda che produceva abiti ricamati per l’alta moda. Passai due anni emmezzo a disegnare ricami, sommersa da perline, pietre preziose tessuti delicati, disegnavo tutto il tempo a mano libera, era un sogno, per stilisti come Armani, Valentino e molti altri, riuscii a disegnare anche un abito per gli Oscar! Ma aimè si tramutò in un incubo. Scappai, mi licenziai a gambe levate per incompren- sioni.
E adesso? Cosa potevo fare? Io provavo sempre questa attrazione per il computer e i programmi di grafica. Volevo creare cose.
Mi iscrissi a un master sul disegno professionale dei tessuti, digital textile design.

E poi secondo colpo di fortuna, venni assunta da una casa editrice che creava prodotti ricamati.
Si sempre la disegnatrice di ricami, ma stavolta al computer.
Bingo, avevo fatto centro!
Lavoro dei miei sogni trovato, principe azzurro trovato, casa dei sogni trovata, madre di gatti pure! Tutto troppo perfetto! Ma dopo qualche anno mi resi conto che era tutto uguale, le giornate tutte uguali, fuori casa 12 ore, ferie comandate, viaggi da pendolare infiniti. Stavo piano piano impazzendo, mi ero costruita una gabbia perfetta. Dopo 5 anni, tentativo numero 1 di cambiare vita,

iscriversi a un corso professionale di pasticceria. Non ve lo aspettavate vero?? ebbene si, ho un attestato di pasticcera. Fine. Feci uno stage in pasticceria, capii che non era la mia vita, lavorare di notte e dormire di giorno? non faceva per me. Ma la passione per i dolci, rimase.
Poi ebbi un infortunio alla caviglia, questo mi mandò in down! Passarano due anni e la mia mobilità era ridotta ai minimi. Troppo dolore camminare, e allora cominciai a viaggiare con la mente. Le mani in fin dei conti funzionavano ancora bene. Mi iscrissi a un corso di ceramica, volevo creare qualcosa di nuovo, qualcosa di tangibile, qualcosa che di me poteva rimanere nel tempo. E lì si che fu amore al primo tocco! Frequentai altri corsi, compreso quello di tornio e mi si aprì un mondo. Scoccò la scintilla, capii che potevo unire tutte le mie esperienze lavorative e formative fatte in precedenza e creare qualcosa di tangibile.

Fare ceramica mi faceva stare bene, tornavo un po’ quella ragazzina spensierata che amava creare. Poi la pandemia, che tutti conosciamo. Così come molti, cominciai a sognare una vita alternativa, fatta di tempo per se stessi, per l’amore e per la vita.
Io in ufficio non ci voglio più stare!
Io non voglio svegliarmi più alle 6 di mattina.

 

Io la metropolitana la odio. Io voglio avere il tempo per me stessa, io voglio fare ciò che mi fa stare bene. Voglio viaggiare. La libertà.
Verso la fine della pandemia mi focalizzai su chi volevo essere e cosa volevo fare. Riuscii a farlo grazie alla persona più speciale che conosca, mio Marito!
Nel 2022 successe tutto, mi licenziai, mi sposai e misì sù il mio piccolo laboratorio nel giardino di casa.
Comincia così il mio viaggio fatto di esperimenti, prove e cadute ma anche grandi soddisfazioni.
Quello che vedete nei miei social sono più o meno tutto quello che ho fatto da quel momento.
Adoro mettermi alla prova sempre con nuovi progetti, nuovi materiali colori e cotture! Il mio laboratorio dove Creo è diventato il mio luogo felice, sono a casa, vicino a chi amo e vivo la mia vita e ogni tanto ci si infila qualche viaggio per scoprire il mondo. Che è tutto ciò che abbiamo.
A ogni pezzo che faccio cerco di infondere un simbolismo, un significato. Realizzo oggetti artistici inspirandomi all’universo, alla natura da cui nasce tutto.
Da cui nasce la vita.
La vita è la cosa più preziosa che abbiamo,
viviamola al meglio e facciamo del nostro meglio per chiamarla tale.

 

Ela

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